... e siamo tutti più buoni.
Forse voi. Io no. Io sono la solita vecchiaccia ipercritica e non ne posso più di tutto questo buonismo, di questi inviti al "volemose bene" che tanto non cambiano la vita di alcuno. Di questa corsa al regalo ed alla tavola di prelibatezze dal costo proibitivo. Che poi magari il tuo vicino ti sta pure antipatico, ma è natale e non glielo puoi dire... e questo è proprio il meno.
Sono stanca di un babbo natale che sarà pure rosso, come dice Crozza, ma è anche parziale e fazioso, visto che continua a portare il superfluo a chi non sa che farsene e agli altri, se va bene, nulla.
Data la premessa, non credo vi stupiranno i miei auguri... che cominciano con una "frase storica":
"Caro Gesù Bambino, ti ringrazio per aver esaudito i miei desideri dell'anno scorso. Ti avevo chiesto di eliminare la fame nel mondo, ed infatti quelli che avevano fame sono quasi tutti morti." (Giobbe Covatta)
e adesso, una galleria di immagini. Nemmeno tutte, sono stata attenta a non disturbare troppo la sensibilità di qualcuno...
Infine gli auguri veri e propri: ai diseredati della terra, agli emarginati, ai diversi, agli studenti incupiti, ai lavoratori cassintegrati precarizzati sfruttati disoccupati mobilizzati, alle parti civili dei processi contro aziende criminali, ai profughi, agli immigrati in cerca di futuro e pace, ai preti di strada, a chi combatte mafia e poteri forti, ai poliziotti democratici, ai malati, ai giudici coscienziosi, ai volontari, agli aquilani traditi, ai napoletani presi per i fondelli, ai comunisti in cerca di casa, a chi fa quello che dice, agli anarchici bastonati, agli ultimi ed agli umili ed a tutti gli amici che condividono le mie passioni e le mie lotte va il mio pensiero e l'augurio che l'anno nuovo ci porti una società più equa e solidale e pacifica (senza scordare che ce la dobbiamo conquistare).
A tutti gli altri, gerarchie ecclesiastiche e politiche, ai potenti della terra, ai sepolcri imbiancati di qualsiasi tipo e natura ed ideologia, alle forze dell'ordine dal manganello facile, ai duri con i deboli e servi con i forti, ai carrieristi, ai liberisti, ai ladri, ai collusi, ai dittatori più o meno in atto... auguro che si possano svegliare un giorno con il dio in cui dicono di credere che chiede loro conto del comportamento tenuto, e che li giudichi con giustizia.
Perché per me, o è natale per tutti, o non lo è per alcuno.
La guerra è madre di tutte le cose. Divagazioni semiserie di un cuore irriducibilmente anarchico
"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." Antonio Gramsci
venerdì 24 dicembre 2010
martedì 7 dicembre 2010
Democrazia: per qualcuno è solo una parola
Avevo in mente tutt'altro argomento, per riaprire questo blog. Poi mi hanno informato di un fatto, anzi più d'uno, che mi han fatto cambiare le priorità.
Quello di oggi è un tema, temo, che non si può liquidare in quattro parole, anche se i fatti son pochi - e abbastanza chiari, per chi li vuole interpretare.
La sede di via Ferrini, che attualmente ospita FdS, SEL ed Insieme per Pavia, è stata presa a sassate nella notte tra il 24 e 25 novembre (già era successo a marzo dell'anno scorso, quando ospitava il solo PdCI).
La notte dopo è toccato alle vetrine della sede del PD.
Nella notte tra l'1ed il 2 dicembre di nuovo colpita via Ferrini.
Non mi piace. Non mi piace per nulla. La Provincia Pavese parla di "atti vandalici o gesti intimidatori", come dire che potrebbero anche essere le gesta di sfaccendati con poco cervello o di qualcuno che vuole provocare paura - e quindi inattività. Ma la Provincia Pavese non parla del secondo attacco alla sede di via Ferrini, e anche nell'articolo ad essa dedicato è, come dire, parziale (se dici che è la sede di tre forze politiche tre, perché poi fai parlare solo i rappresentanti di due, che tra l'altro sono anche quelli arrivati dopo?). E qui ci starebbe proprio bene una dissertazione sulla cosiddetta libertà di stampa, che, chissà perché, sembra essere sempre la libertà di dire quello che pare allo sponsorizzatore di turno, più che la realtà dei fatti. Già, perché anche sottacere le cose fa parte del fare informazione mirata.
Resta aperto anche il discorso dei possibili autori: a mio avviso è abbastanza stramba l'ipotesi che si tratti di vandali per così dire "sciolti", visto che son stati colpiti solo e sempre partiti di opposizione (sì vabbé: più o meno), quindi resta l'ipotesi di atti a stampo politico. E chi potrebbe essere mai stato? Mah... Forse quelli di Forza Nuova potrebbero saperne qualcosa, visto che proprio venerdì 26 novembre a Voghera, nell'ambito della Festa dei Giovani di Sinistra, si sarebbe tenuta un'assemblea per discutere di una targa commemorativa affissa al Castello in ricordo dei caduti della RSI.
La discussione non sembra essere terreno gradito a FN, che infatti finisce il suo comunicato (qui: http://www.forzanuovaforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=10711) con la frase: "Se la decisione sarà quella di concedere all’individuo Ferrari di prendere parola, Forza Nuova sarà lì ad impedirlo."
Non stupisce: è del 13 novembre la sentenza che condanna a 14 mesi Diego Di Sopra (di FN) per l'aggressione del 15 ottobre 2008 a danni di ragazzi che stavano andando al Barattolo (non si capisce perché solo lui sia stato incriminato, visto che non ha operato da solo!).
La precisione inoltre non sembra essere cosa nota al coordinatore di FN, che gioca su un cognome comune come Ferrari per dare del terrorista ad un giornalista che avrebbe poi partecipato all'assemblea: http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2010/11/25/PZ1PO_PZ104.html
Mi pare quindi quantomeno "originale" l'invocazione della democrazia da parte di personaggi che se ne riempiono la bocca per difendere i propri "diritti", ma che non si peritano di calpestare - troppo spesso impunemente o con la collusione di chi dovrebbe essere preposto alla sicurezza pubblica - quella altrui.
Non penso proprio di aver liquidato così rapidamente né libertà di stampa e ruolo dell'informazione, né fascismo, anzi. E' solo che io in via Ferrini ci ho passato del tempo, con delle gran belle persone, e questi episodi mi sdegnano. Esprimo quindi ai compagni di Pavia tutta la mia solidarietà.
per approfondire:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/11/07/la-targa-ai-repubblichini-il-festival-di.html
http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2010/11/21/news/targa-fascista-e-polemica-sulla-posizione-del-prefetto-2799844
http://www.giovanicomunistipavia.org/voghera-forza-nuova-minaccia-impediremo-lassemblea-contro-la-targa-fascista
http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2010/11/25/PC4PO_PC401.html?ref=search
AGGIORNAMENTO DELL'ULTIMA ORA: mi segnalano via e-mail da Pavia che durante la scorsa notte è stata distrutta la stele commemorativa del partigiano Cazzamali. Questo ennesimo gesto distruttivo dimostra senza ormai ombra di dubbio la sua chiara matrice politica - fascista, secondo il consueto codice d'onore di questi "signori" che parlano di democrazia ma altro non sanno fare che violenze e soprusi.
NO PASARAN! Continueremo a difendere i valori della Resistenza, loro malgrado.
Quello di oggi è un tema, temo, che non si può liquidare in quattro parole, anche se i fatti son pochi - e abbastanza chiari, per chi li vuole interpretare.
La sede di via Ferrini, che attualmente ospita FdS, SEL ed Insieme per Pavia, è stata presa a sassate nella notte tra il 24 e 25 novembre (già era successo a marzo dell'anno scorso, quando ospitava il solo PdCI).
La notte dopo è toccato alle vetrine della sede del PD.
Nella notte tra l'1ed il 2 dicembre di nuovo colpita via Ferrini.
Non mi piace. Non mi piace per nulla. La Provincia Pavese parla di "atti vandalici o gesti intimidatori", come dire che potrebbero anche essere le gesta di sfaccendati con poco cervello o di qualcuno che vuole provocare paura - e quindi inattività. Ma la Provincia Pavese non parla del secondo attacco alla sede di via Ferrini, e anche nell'articolo ad essa dedicato è, come dire, parziale (se dici che è la sede di tre forze politiche tre, perché poi fai parlare solo i rappresentanti di due, che tra l'altro sono anche quelli arrivati dopo?). E qui ci starebbe proprio bene una dissertazione sulla cosiddetta libertà di stampa, che, chissà perché, sembra essere sempre la libertà di dire quello che pare allo sponsorizzatore di turno, più che la realtà dei fatti. Già, perché anche sottacere le cose fa parte del fare informazione mirata.
Resta aperto anche il discorso dei possibili autori: a mio avviso è abbastanza stramba l'ipotesi che si tratti di vandali per così dire "sciolti", visto che son stati colpiti solo e sempre partiti di opposizione (sì vabbé: più o meno), quindi resta l'ipotesi di atti a stampo politico. E chi potrebbe essere mai stato? Mah... Forse quelli di Forza Nuova potrebbero saperne qualcosa, visto che proprio venerdì 26 novembre a Voghera, nell'ambito della Festa dei Giovani di Sinistra, si sarebbe tenuta un'assemblea per discutere di una targa commemorativa affissa al Castello in ricordo dei caduti della RSI.
La discussione non sembra essere terreno gradito a FN, che infatti finisce il suo comunicato (qui: http://www.forzanuovaforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=10711) con la frase: "Se la decisione sarà quella di concedere all’individuo Ferrari di prendere parola, Forza Nuova sarà lì ad impedirlo."
Non stupisce: è del 13 novembre la sentenza che condanna a 14 mesi Diego Di Sopra (di FN) per l'aggressione del 15 ottobre 2008 a danni di ragazzi che stavano andando al Barattolo (non si capisce perché solo lui sia stato incriminato, visto che non ha operato da solo!).
La precisione inoltre non sembra essere cosa nota al coordinatore di FN, che gioca su un cognome comune come Ferrari per dare del terrorista ad un giornalista che avrebbe poi partecipato all'assemblea: http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2010/11/25/PZ1PO_PZ104.html
Mi pare quindi quantomeno "originale" l'invocazione della democrazia da parte di personaggi che se ne riempiono la bocca per difendere i propri "diritti", ma che non si peritano di calpestare - troppo spesso impunemente o con la collusione di chi dovrebbe essere preposto alla sicurezza pubblica - quella altrui.
Non penso proprio di aver liquidato così rapidamente né libertà di stampa e ruolo dell'informazione, né fascismo, anzi. E' solo che io in via Ferrini ci ho passato del tempo, con delle gran belle persone, e questi episodi mi sdegnano. Esprimo quindi ai compagni di Pavia tutta la mia solidarietà.
per approfondire:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/11/07/la-targa-ai-repubblichini-il-festival-di.html
http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2010/11/21/news/targa-fascista-e-polemica-sulla-posizione-del-prefetto-2799844
http://www.giovanicomunistipavia.org/voghera-forza-nuova-minaccia-impediremo-lassemblea-contro-la-targa-fascista
http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2010/11/25/PC4PO_PC401.html?ref=search
AGGIORNAMENTO DELL'ULTIMA ORA: mi segnalano via e-mail da Pavia che durante la scorsa notte è stata distrutta la stele commemorativa del partigiano Cazzamali. Questo ennesimo gesto distruttivo dimostra senza ormai ombra di dubbio la sua chiara matrice politica - fascista, secondo il consueto codice d'onore di questi "signori" che parlano di democrazia ma altro non sanno fare che violenze e soprusi.
NO PASARAN! Continueremo a difendere i valori della Resistenza, loro malgrado.
mercoledì 1 dicembre 2010
Ricomincio da qui
Ebbene sì: mi rimetto in pista con questo blog, cui ho cambiato un po' i connotati per sottolineare la "svolta". Che poi a ben vedere tanto svolta non è, perché io sono rimasta la stessa, con le mie convinzioni ben radicate - anche se alcune, lo ammetto, sono un po' acciaccate... quasi come la "me fisica", che da quel benedetto intervento deve ancora trarre qualche beneficio.
Il "Solleviamoci" di lotte, proteste e proposte si è ormai definitivamente trasferito su wordpress ed è decollato bene, al punto che cammina con le sue gambe (e con le dita ed i pensieri di Mauro e la mia collaborazione sporadica) e non ha certo bisogno della mia continua attenzione.
Ergo, mi ritrovo disoccupata (si fa per dire, che già lo ero e lo sono, ma sul serio!) e con un po' - poco, perché comunque non riesco a stare ferma e seduta per più di un quarto d'ora - di tempo a disposizione.
Che fare? Senza scomodare i grandi, ho pensato di pubblicare le mie riflessioni e le mie esperienze di vita. Non perché pensi che chissà che insegnamenti se ne possano trarre, semplicemente perché mi sono accorta, oggi più che mai, che di certi temi, di certe cose non si parla, se non, quando succede, in modo assolutamente impreciso.
Come della storia, soprattutto di quella degli ultimi cent'anni.
Eggià, la storia. Che la scrivano i vincitori è dato noto (e già questo sarebbe discutibile), ma che poi enfatizzino alcuni fatti e ne nascondano altri, o che arrivino a mistificarla per i loro fini a me non sembra giusto. Sì, lo so che l'ignoranza è funzionale al potere e che basta ripetere un certo numero di volte una cosa perché diventi prima credibile e poi persino vera, ma non è un buon servizio ai giovani. E allora, partendo da un'onesta dichiarazione di partigianeria (sì: sono smaccatamente di parte. Come tutti del resto, che lo ammettano o meno), voglio raccontare la "mia" storia, quella che conosco e/o ho vissuto, condita però da riflessioni sull'attualità. Infatti, pur piccandomi di essere un rudere, vivo pur sempre in questo mondo ed in questo attimo!
Non ho pretese da tuttologa, so di non sapere e non sempre ero e sono direttamente presente. Non ho la verità in tasca e nemmeno la voglio. Ma visto che chiunque, soprattutto da destra oggigiorno, può rivedere i fatti a suo piacimento, perché non posso farlo io, che oltretutto verrò letta sì e no da quattro amici?
E con questa per nulla deprimente affermazione, vi dò appuntamento a... non so quando.
Il "Solleviamoci" di lotte, proteste e proposte si è ormai definitivamente trasferito su wordpress ed è decollato bene, al punto che cammina con le sue gambe (e con le dita ed i pensieri di Mauro e la mia collaborazione sporadica) e non ha certo bisogno della mia continua attenzione.
Ergo, mi ritrovo disoccupata (si fa per dire, che già lo ero e lo sono, ma sul serio!) e con un po' - poco, perché comunque non riesco a stare ferma e seduta per più di un quarto d'ora - di tempo a disposizione.
Che fare? Senza scomodare i grandi, ho pensato di pubblicare le mie riflessioni e le mie esperienze di vita. Non perché pensi che chissà che insegnamenti se ne possano trarre, semplicemente perché mi sono accorta, oggi più che mai, che di certi temi, di certe cose non si parla, se non, quando succede, in modo assolutamente impreciso.
Come della storia, soprattutto di quella degli ultimi cent'anni.
Eggià, la storia. Che la scrivano i vincitori è dato noto (e già questo sarebbe discutibile), ma che poi enfatizzino alcuni fatti e ne nascondano altri, o che arrivino a mistificarla per i loro fini a me non sembra giusto. Sì, lo so che l'ignoranza è funzionale al potere e che basta ripetere un certo numero di volte una cosa perché diventi prima credibile e poi persino vera, ma non è un buon servizio ai giovani. E allora, partendo da un'onesta dichiarazione di partigianeria (sì: sono smaccatamente di parte. Come tutti del resto, che lo ammettano o meno), voglio raccontare la "mia" storia, quella che conosco e/o ho vissuto, condita però da riflessioni sull'attualità. Infatti, pur piccandomi di essere un rudere, vivo pur sempre in questo mondo ed in questo attimo!
Non ho pretese da tuttologa, so di non sapere e non sempre ero e sono direttamente presente. Non ho la verità in tasca e nemmeno la voglio. Ma visto che chiunque, soprattutto da destra oggigiorno, può rivedere i fatti a suo piacimento, perché non posso farlo io, che oltretutto verrò letta sì e no da quattro amici?
E con questa per nulla deprimente affermazione, vi dò appuntamento a... non so quando.
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